È l'unico sopravvissuto agli attentati di Parigi. Il 15 marzo, il conflitto a fuoco con il complice tunisino Sofiane Ayar

Dovranno restare in carcere per 20 anni. Questa la sentenza del tribunale di Bruxelles nei confronti dello jihadista francese Salah Abdeslam e il suo complice tunisino Sofiane Ayari sono stati giudicati colpevoli di tentato omicidio di natura terroristica

I due erano sotto processo per la loro partecipazione alla sparatoria contro la polizia del 15 marzo 2016. Abdeslam è l'unico sopravvissuto agli attentati di Parigi. Nella sparatoria contro la polizia francese e belga impegnata nel raid nell'area Forest di Bruxelles, condotto a seguito di una soffiata legata agli attacchi di Parigi, furono feriti quattro agenti di polizia. I giudici del tribunale di Bruxelles hanno dichiarato che "non ci può essere dubbio sulla loro adesione alla radicalizzazione", nell'infliggere a Abdeslam e Ayari la pena carceraria massima chiesta dalla procura belga a febbraio.

Nessuno dei due, rispettivamente cittadino francese nato in Belgio di 28 anni e cittadino tunisino di 24 anni, era in aula al momento del verdetto. Abdeslam è in carcere in Francia, per il processo legato agli attacchi terroristici del novembre 2015 a Parigi, rivendicati dal gruppo jihadista Stato islamico, in cui morirono 130 persone. Il suo avvocato, Sven Mary, parlando ai giornalisti fuori dal tribunale ha detto che consulterà il cliente per valutare se "vuole presentare ricorso". Attorno al tribunale era stata allestita una ingente presenza di polizia.
 

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