L'incidente non lontano dall'aeroporto militare di Boufarik, trenta chilometri a sud di Algeri

Un aereo militare algerino ha preso fuoco ed è precipitato questa mattina, poco dopo il decollo dalla base di Boufrik, a 30 chilometri da Algeri. Nell'incidente sono morte 257 persone, quasi tutti soldati e membri delle loro famiglie. In breve decine di ambulanze e di mezzi dei vigili del fuoco sono arrivati sulla scena del disastro, in un campo a poche centinaia di metri del perimetro della base militare. La vista del relitto completamente carbonizzato ha però fatto tramontare subito le speranze di trovare superstiti. Una dichiarazione ufficiale ha confermato la morte di 247 passeggeri e 10 membri dell'equipaggio. Il capo di Stato Maggiore dell'Esercito nazionale popolare (le forze armate algerine), il generale Ahmed Gaid Salah, ha visitato il luogo del disastro e ha ordinato "l'istituzione immediata di una commissione di inchiesta per determinare le cause". L'aeromobile precipitato è un Ilyushin II-76, un quadrireattore di fabbricazione russa che, stando alle informazioni fornite dai produttori, può trasportare fino a 225 passeggeri. Secondo i media algerini, le fiamme si sarebbero propagate in fase di decollo da uno dei motori. Il volo sarebbe stato diretto nel sud dell'Algeria, dove si trova il principale campo profughi saharawi.

 

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