L'addio dopo lo scandalo dei dati
Playboy ha annunciato la disattivazione di tutti gli account Facebook gestiti dalla compagnia, in relazione allo scandalo legato alla diffusione dei dati degli utenti. "Più di 25 milioni di fan sono in relazione con Playboy attraverso le nostre varie pagine di Facebook, rifiutiamo di essere complici esponendoli a queste presunte pratiche", ha spiegato il gruppo. "Ecco perché abbiamo annunciato che abbiamo lasciato la piattaforma Facebook, disattivando gli account Playboy che Playboy Enterprises gestisce direttamente", prosegue. "Da anni, per Playboy è difficile esprimere i nostri valori su Facebook a causa delle sue rigide regole sui contenuti", sottolinea il comunicato. Ma se il gruppo aveva in precedenza deciso di "modificare la sua voce" per rispettare le regole del social network, in particolare sulla nudità, ora il recente scandalo sui dati gli ha fatto scegliere di sbattere la porta. "Abbiamo sempre difeso le libertà individuali e la celebrazione del sesso. Oggi, facciamo una nuova tappa in questa lotta", conclude la nota.
Sei organizzazioni di consumatori e per la privacy hanno intanto chiesto a Facebook di mettere subito fine alle attività legate a contributi di campagna elettorali e azioni elettoriali, fino a quando non avranno garantito l'integrità di tutte le app sulla piattaforma.
"Una compagnia la cui piattaforma è per sua stessa ammissione così potente da influenzare le elezioni, deve star fuori da queste ultime", si legge in una lettera inviata dai gruppi, tra cui Consumer Watchdog, Electronic Privacy Information Center e Center for Digital Democracy.
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