Il fondatore del social network dovrà rispondere del "catastrofico fallimento" dei controlli. Garante Ue: "E' solo la punta dell'iceberg"

Facebook vive un'altra giornata in profondo rosso a Wall Street, dove si avvia a chiudere in perdita di oltre il 5%, mentre le istituzioni internazionali mettono nel mirino il social network per lo scandalo Cambridge Analytica. Negli Stati Uniti l'Autorità in tutela dei consumatori ha aperto un'inchiesta e la Casa Bianca ha ricordato la necessità di tutelare la privacy dei cittadini. In Gran Bretagna la commissione Cultura, Media e Digitale della Camera ha convocato Mark Zuckerberg, che è stato invitato anche dal presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani a "chiarire davanti ai rappresentanti di 500 milioni di cittadini europei che i loro dati personali non sono stati usati per manipolare la democrazia". Per il garante della privacy Ue, Giovanni Buttarelli, quanto emerso è solo "la punta dell'iceberg" di quello che potrebbe essere "lo scandalo del secolo".

L'inchiesta giornalistica di 'Guardian', 'Observer' e 'New York Times' ha portato alla luce, grazie alle rivelazioni dell'informatore Christopher Wylie, come Cambridge Analytica sfruttasse i dati di oltre 50 milioni di utenti. Informazioni raccolte su Facebook grazie alla app 'Thisyourdigitallife', un test di personalità ideato dal  neuropsicologo Aleksandr Kogan, usate per creare pubblicità mirate e veicolare messaggi agli elettori durante le elezioni Usa 2016 e il referendum sulla Brexit. La rivelazione rischia di travolgere i vertici di Facebook: Alex Stamos, capo della sicurezza del social network, ha ufficializzato un cambio di ruolo dopo aver smentito le dimissioni. Sarebbe a rischio anche la direttrice generale Sheryl Sandberg, numero due di Facebook. Cambridge Analytica, intanto, ha sospeso con effetto immediato il Ceo Alexander Nix.

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