Il fondatore all'ambasciata ecuadoregna di Londra da cinque anni per un presunto reato di stupro, commesso nel 2010 in Svezia

La giustizia britannica ha deciso di mantenere in vigore il mandato d'arresto nei confronti del fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, rifugiato nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra da cinque anni per un presunto reato di stupro, commesso nel 2010 in Svezia.

I legali del 46enne australiano avevano chiesto che il mandato fosse eliminato, affermando che avesse "perso il suo obiettivo e la sua funzione". "Non sono convinta che il mandato debba essere revocato", ha affermato la giudice Emma Arbuthnot, nell'udienza al tribunale Westminster Magistrates della capitale britannica.

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