Il ministro dell'Economia, Bruno Le Maire, invita a non "banalizzare" l'accaduto e a interrompere la promozione
Basta sconti sui barattoli di Nutella. Il bon ton francese non può più sopportare le risse nei supermercati per accaparrarsi il prodotto al 70% e per questo il governo ha chiesto a Intermarché di interrompere la promozione. "Non si può avere scene simili ogni mattina alle 4 in Francia", spiega a radio Rtl il ministro dell'Economia, Bruno Le Maire, invitando a non "banalizzare" sull'accaduto. "C'è un accordo firmato da Intermarché e altri distributori per non fare questo genere di promozione. Dovrebbero mantenere la parola", ha aggiunto il responsabile delle finanze francesi.
Oggi il governo presenta un disegno di legge per rafforzare le regole sulle promozioni nei supermercati e tra le misure figura un aumento del 10% della soglia di dumping. Lo scorso lunedì l'agenzia governativa Dgccrf, che tutela i consumatori da frodi e comportamenti anti-concorrenziali, aveva avviato un'indagine su questa operazione. "La fiducia va bene, il controllo è molto meglio", sottolinea Le Maire.
Normalmente da Intermarché i barattoli di Nutella da 950 grammi costano 4,70 euro, ma con lo sconto il prezzo è sceso a 1,41 euro. Il risultato? Lunghe file e risse davanti ai negozi d'Oltralpe prima dell'orario di apertura. In alcuni supermercati le scorte di Nutella sono finite in meno di un quarto d'ora e la situazione si è movimentata al punto che la polizia è dovuta intervenire. Nonostante il caos da ribassi, Intermarché ha mantenuto la promozione attiva fino a sabato scorso. Ferrero, l'azienda produttrice di Nutella, ha preso le distanze dall'iniziativa, dichiarando che la decisione di scontare il prodotto è stata presa "unilateralmente" dalla catena di supermercati e ha rischiato di creare "confusione e delusione" nei consumatori.
Le immagini degli acquirenti francesi che si spintonano mentre cercano di afferrare i barattoli di cioccolata settimana scorsa hanno invaso il web e il video de La chanson du Nutella del comico Anthony Joubert ha collezionato 700 mila ascolti. Dai telefoni ai panettoni, non è la prima volta che ribassi da capogiro causano scontri e risse. L'ultima, in Italia, ha riguardato i clienti dell'Eurospin di Palermo, che si sono azzuffati poco prima di Natale per accaparrarsi i pandori Bauli. Le stesse immagini di due anni fa negli store di Mediaword, dove i consumatori hanno tentato di aggiudicarsi un numero limitato di televisori in promozione. I periodi prediletti per code e zuffe sono però solitamente quelle dei saldi ed è durante il Black Friday americano che si verificano gli scontri più violenti. Nel 2012 si è perfino sparato in seguito a una lite per un posto auto e nel 2013 una donna ha spruzzato spray urticante sulla folla per accaparrarsi una Wii. Ma il venerdì più nero è stato quello del 2008, quando una folla di duemila persone si è accalcata causando 11 feriti e la morte per asfissia di un dipendente di Walmart. Forse in futuro le aziende potrebbero decidere di puntare sugli sconti online che, al momento, agitano solo i portafogli.
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