Michigan, la sentenza da un minimo di 45 anni. Per settimane costretto ad ascoltare i racconti delle sue vittime. Il duro discorso della giudice. Alla fine, le sue scuse

"Lei non dovrà più uscire di prigione. E' un mio onore e privilegio condannarla. Ed è come l'avessi condannato a morte". Con queste parole, la giudice Rosemarie Aquilina della contea di Lansing (Michigan) ha annunciato la condanna del dottor Lawrence Nassar a una pena da 45 a 175 ani di carcere. Nassar è l'ex medico della nazionale americana di ginnastica accusato da 160 ragazze di averle molestate e abusate durante un periodo di alcuni anni durante i quali, nel silenzio di tanti, ha potuto mettere in atto con continuità e impunita sicurezza il suo orrendo "lavoro" di predatore di minori.

La giudice Aquilina (come è noto negli Usa, i giudici hanno la totale gestione di quanto accade nella "loro" corte) ha deciso, nelle ultime settimane di sottoporre Nassar a una specie di "tortura" molto piccola, in verità, rispetto al male commesso e al dolore causato. Lo ha costretto ad ascoltare a una a una tutte le ragazze che hanno voluto venire a raccontare in tribunale quello che era loro succeso. A un certo punto, Nassar aveva anche provato a lamentarsi con la giudice di questo trattamento "particolare" e lei gli ha risposto con toni molto duri invitandolo a tacere, ad ascoltare e a tener conto di tutto il male commesso.

La cosa deve aver colpito il molestatore seriale che, in un'ultima lettera letta in tribunale ha chiesto scusa e ha detto: "Le vostre parole, che ho dovuto ascoltare negli ultimi giorni hanno avuto un effetto significativo su di me e mi hanno scosso nel profondo. Le porterò con me per il resto dei miei giorni".

 

 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: