Il sud del Paese devastato da frane e alluvioni. Decine di dispersi

Oltre 200 morti e decine di dispersi. È questo il bilancio del passaggio della tempesta tropicale Tembin nel sud delle Filippine, che ha provocato alluvioni, frane e inondazioni nell'isola di Mindanao, la seconda più grande dell'arcipelago. La tempesta ha colpito soprattutto, venerdì sera, la zona nordoccidentale di Mindanao, e si dirige adesso verso l'isola di Palawan, nell'ovest del Paese, dove è stata innalzata l'allerta.

Il servizio meteorologico delle Filippine, Pagasa, nel suo ultimo bollettino indica che la tormenta, che chiama Vinta, si sta dirigendo rafforzata verso Palawan, dove poterà piogge tra moderate e forti, accompagnate da venti a 80 chilometri orari. E invita per questo la popolazione dell'isola di Palawan a prendere precauzioni in vista di possibili alluvioni. Il Pagasa prevede poi che la tempesta abbandonerà l'arcipelago delle Filippine e si addentrerà domenica mattina nel Mar cinese meridionale.

La provincia più colpita è quella di Lanao del Nord, con almeno 62 morti e diversi danni materiali, che hanno portato il governo provinciale a dichiarare lo stato di emergenza. A mezzogiorno la vice-governatrice provinciale, Maria Cristina Atay, ha allertato che i morti potrebbero salire fino a 80 quando le squadre di salvataggio avranno terminato il recupero dei corpi, secondo quanto riporta la televisione Abs-Cbn. Le zone più colpite si concentrano in 11 Comuni della provincia, dove l'innalzamento delle acque ha costretto a evacuare oltre 19mila persone, che sono state trasferite in 30 centri di accoglienza.

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