Intanto, è caccia alla rete di complici che hanno concesso a Igor il russo di trasferirsi dall'Italia fino in Spagna
Il serbo Norbert Feher, più noto come Igor il russo, ha accettato di essere consegnato all'Italia per essere processato per due omicidi e un tentato omicidio. Il 'killer di Budrio' è comparso davanti ai giudici dell'Audiencia Nacional di Madrid tramite videoconferenza dal tribunale di Alcañiz, nella provincia di Teruel, dove è stato arrestato venerdì. La cattura era avvenuta dopo che il latitante serbo, che aveva ucciso due agenti della Guardia civil e un pastore, aveva avuto un incidente stradale. Feher, anche noto come Igor Vaclavic, nato a Subotica in Serbia il 20 febbraio 1981, era ricercato dall'Interpol per aver ucciso il 1° aprile il barista di Budrio Davide Fabbri e l'8 aprile la guardia volontaria Valerio Verri, e per il tentato omicidio dell'agente della polizia provinciale Marco Ravaglia.
DAVANTI AI GIUDICI. La giudice dell'Audiencia Nacional, Carmen Lamena, ha raccolto le dichiarazioni del 36enne Feher in videoconferenza, a proposito dei reati di rapina e omicidio e dell'estradizione in Italia, hanno spiegato all'agenzia Efe fonti del tribunale. Rispettando il mandato di cattura europea, la magistrata lo ha informato delle accuse italiane e gli ha domandato se intenda accettare di essere consegnato a quel Paese. Feher ha quindi chiesto un interprete e, in italiano, ha detto di accettare di essere consegnato, aggiungendo che si trovava in Spagna dal mese di settembre e non aveva un lavoro. Nel pomeriggio Feher è poi comparso davanti alla giudice del Secondo tribunale di Alcañiz, che ha disposto un'ordinanza di custodia cautelare, senza possibilità di cauzione, in relazione alle accuse spagnole.
L'ESTRADIZIONE. Le fonti citate dall'agenzia spagnola hanno sottolineato anche che la consegna del 36enne alle autorità italiane, però, non avverrà sino a quando il sospettato non avrà risposto dei crimini che gli sono attribuiti in Spagna. Inoltre, hanno specificato che l'Italia potrebbe chiedere Feher sia consegnato dalla Spagna per un periodo limitato, in modo che sia giudicato per i reati di cui è accusato.
I FATTI DI TERUEL. Dopo la dichiarazione davanti alla giudice Lamena, 'Igor il russo' deve comprarire anche davanti alla titolare del Secondo tribunale di Alcañiz, a proposito dei tre omicidi nella zona. Feher è infatti accusato di aver ucciso, giovedì scorso, due agenti della Guardia Civil, Victor Romero e Victor Jesus Caballero, e dell'agricoltore José Luis Iranzo. I tre sono stati uccisi a colpi d'arma da fuoco, in una zona situata tra i municipi di Albalate del Arzobispo e Andorra. Inoltre, il 36enne sarebbe anche responsabile degli spari che ferirono, lo scorso 5 dicembre, due persone ad Albalate del Arzobispo.
LE INDAGINI. Gli investigatori stanno tentando di ricostruire i movimenti di Feher negli otto mesi di latitanza, e di individuare eventuali complici che potrebbero averne agevolato la fuga. In passato, scrive El Mundo, la Spagna era sempre nella rete dei contatti più vicini all'uomo: a Valencia vivevano le due donne a cui in passato scriveva mentre era in carcere, e in Spagna viveva una cubana che per lui era un punto di riferimento. Inoltre, il quotidiano scrive che i suoi contatti in Austria sono anch'essi in corso d'indagine, perché gli investigatori ritengono che tramite intermediari abbia inviato messaggi a familiari e amici serbi. La rete di contatti, si ramificherebbe poi in Ungheria e Francia.
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