E' rientrato in aereo ad Harare. Due settimane fa, destituito da Mugabe, era dovuto fuggire. Elezioni entro settembre del 2018
L'ex vicepresidente dello Zimbabwe Emmerson Mnangagwa presterà giuramento come presidente venerdì dopo le dimissioni del presidente Robdert Mugabe, al governo da 37 anni. Mnangagwa, comparso per la prima volta in pubblico dopo il suo rientro nel Paese, ha parlato a una folla festante di sostenitori radunati davanti alla sede del partito ad Harare e a annunciato che il Paese entra in una nuova democrazia. "Il popolo ha parlato. La voce del popolo è la voce di Dio".
Il neo presidente era stato destituito da Robert Mugabe due settimane fa e costretto a fuggire all'estero. Ieri, appena il Parlamento ha ricevuto la lettera di dimissioni del 93enne presidente che era al potre dal 1980, il capo del partito Zanu-Pf al governo, Lovemore Matuke, ha fatto sapere che Mnangagwa sarebbe stato eletto presidente e sarebbe rimasto in carica fino alle prossime elezioni, che si dovranno tenere entro settembre del 2018.
E sulle drammatiche vicende politiche dello Zimbabwe, si fa sentire l'Unione uropea. L'Alta rappresentante Ue per gli Affari esteri, Federica Mogherini, ha chiesto che in Zimbabwe si tengano elezioni "veramente democratiche" dopo le dimissioni del presidente Robert Mugabe, al governo da 37 anni. Secondo Mogherini, la decisione di Mugabe di lasciare il potere "mostra come abbia ascoltato la voce della gente", come si legge in una nota emessa nella notte. "Una transizione ordinata e irreversibile per elezioni davvero democratiche è il nostro obiettivo condiviso", si legge nel comunicato in cui Mogherini sottolinea che "il consolidamento dell'ordine costituzionale e il rispetto dei diritti fondamentali sono la chiave"
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