Era l'ultimo grande accusato per il suo ruolo nella guerra in Bosnia, conflitto che causò almeno 100mila morti

L'ex comandante serbo-bosniaco Ratko Mladic, noto come 'il macellaio di Bosnia', è stato condannato all'ergastolo dal Tribunale penale internazionale per la Ex Jugoslavia, con sede all'Aia. Mladic è stato riconosciuto colpevole di genocidio e crimini contro l'umanità per alcune delle peggiori atrocità commesse durante la guerra in Bosnia del 1992-1995. 

La Corte ha ritenuto Mladic colpevole per il massacro di Srebrenica del 1995, in cui furono sterminati circa 8mila bosniaci musulmani, nonché per l'assedio di Sarajevo in cui morirono oltre 10mila persone. Secondo i giudici, aveva "l'intenzione" e "l'obiettivo criminale" di sterminare i musulmani durante la guerra di Bosnia. Mladic, 74 anni, poco prima che venisse annunciato l'ergastolo era stato allontanato dall'aula per avere gridato contro i giudici: protestava contro il fatto che avevano respinto la richiesta dei suoi avvocati di rinviare la lettura della sentenza per motivi di salute.

 

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