Appelli al voto contro la destra di AfD, alle 12 affluenza stabile al 41,1%

Seggi aperti in Germania dalle 8 di questa mattina per le elezioni politiche, con 61,5 milioni di tedeschi chiamati al voto per eleggere il nuovo Bundestag. L'affluenza a metà giornata si è attestata al 41,1%, in lieve calo rispetto a quattro anni fa nonostante gli appelli al voto per arginare la crescita dell'ultradestra.

I candidati dei due principali schieramenti hanno votato accompagnati dai rispettivi coniugi. Martin Schulz è arrivato alle 10.30 nel municipio di Wuerselen, in Nord Reno-Westfalia, con la moglie Inge. Il leader dei Socialdemocratici ha lanciato un appello agli indecisi: "Spero che il maggior numero possibile di persone farà uso del diritto di voto per dare forma a un futuro democratico, dando voce ai partiti democratici". "Spero che molti sceglieranno il mio partito", ha aggiunto l'ex presidente del Parlamento europeo, dicendosi ottimista "che l'Spd avrà un buon risultato" e che "la Germania abbia capito quali nuove forze rappresentiamo".

La cancelliera Angela Merkel ha votato nel primo pomeriggio nel suo seggio di Berlin-Mitte, accompagnata dal marito Joachim Sauer. Un appello al voto è arrivato dal presidente della Repubblica federale Frank-Walter Steinmeier: "Il diritto di voto in una democrazia è anche il più alto dovere dei cittadini. Chi non vota non decide sul futuro del nostro Paese e della democrazia".

L'affluenza ai seggi in Germania ha toccato il minimo storico nel 2009, con il 70,8 per cento degli aventi diritto al voto, mentre nel 2013 si era risollevata al 72,4 per cento. Cifre molto lontane dal record storico, stabilito nel 1972, quando votò il 91,1 per cento degli elettori. I sondaggi lasciano pochi dubbi sul fatto che il blocco conservatore di Merkel sia in vantaggio, seguito dai socialdemocratici della Spd di Schulz, ma al terzo posto c'è l'estrema destra di Alternativa per la Germania (AfD), con cui nessuno intende allearsi ma che alle urne potrebbe ottenere intorno all'11%.

Il timore è che una bassa partecipazione possa favorire l'AfD, che può mobilitare il suo elettorato e sfruttare il voto di protesta. Dati confortanti in questo senso sono arrivati a metà giornata da diverse grandi città, dove l'affluenza è in aumento rispetto a quattro anni fa. Ad Amburgo alle 11 aveva votato il 37,4 per cento degli elettori (contro il 35,4% del 2013), a Brema il dato alle 12 era del 27,1 per cento (contro il 24,9 della tornata precedente). Ancora maggiore l'affluenza a Monaco, dove a mezzogiorno la partecipazione al voto, incluso quello postale, è stata del 57,1 per cento: quattro anni fa era pari al 44,3 per cento. Sensibile aumento anche a Norimberga, dal 26,4 al 29,6 per cento degli aventi diritto.

Il dato complessivo alle ore 14 resta però stabile al 41,1%, con un leggero calo rispetto al 2013, quando alla stessa ora aveva votato il 41,4% degli aventi diritto. Con la Merkel ritenuta dai sondaggi meno forte di quattro anni fa, sembrano essere due le coalizioni possibili. La prima ipotesi è che rimanga al governo una 'Grande coalizione' composta da Cdu e Spd; la seconda è che governi una 'Coalizione Giamaica', cioè un'alleanza tripartita composta da Cdu di Merkel, liberali della Fdp, che pare riusciranno a rientrare alla Bundestag dopo una legislatura di assenza, e Verdi. 

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