Il "forte avvertimento" di Pyongyand a Washington

All'indomani del secondo test di un missile balistico intercontinentale (Icbm) da parte Corea del Nord, compiuto insolitamente tardi alle 23.41 ora locale di venerdì, il leader Kim Jong Un ha lanciato un avvertimento: "Tutti gli Stati Uniti sono alla portata dei missili nordcoreani". Il suo messaggio è stato diffuso dall'agenzia di stampa nordcoreana Kcna, che sottolinea che Kim ha pronunciato queste parole "con orgoglio": il lancio è stato un "forte avvertimento" a Washington e "il test riconferma l'affidabilità del sistema Icbm, dimostra la capacità di fare un lancio a sorpresa dell'Icbm in ogni regione e luogo in ogni momento, e prova in modo chiaro che tutti gli Stati Uniti sono nel raggio di tiro dei missili nordcoreani".

Replica dai toni altrettanto duri da parte del presidente Usa Donald Trump: "Adotteremo tutti i passi necessari a garantire la sicurezza del territorio americano e dei nostri alleati nella regione", ha affermato, assicurando che "minacciando il mondo, queste armi e questi test isolano ulteriormente la Corea del Nord, indebolendo la sua economia e deprivando il suo popolo". La tv di Stato nordcoreana ha trasmesso le immagini del lancio, mostrando la partenza del missile e Kim che festeggiava con alcuni collaboratori militari. In risposta a Pyongyang, Stati Uniti e Corea del Sud hanno condotto delle esercitazioni con missili balistici e Seul ha annunciato che procederà al dispiegamento di quattro unità aggiuntive del sistema di difesa anti-missile statunitense Thaad, che il presidente sudcoreano Moon Jae-in aveva ritardato per una valutazione di tipo ambientale.

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