"Per me si volta una pagina", ha detto l'ex primo ministro alla radio Rtl
L'ex premier francese, Manuel Valls, ha annunciato ufficialmente la rottura con il partito socialista (Ps). "Per me si volta una pagina, termina una parte della mia vita politica. Lascio il partito socialista…o il partito socialista mi lascia", ha detto ai microfoni della radio francese Rtl. Valls, rieletto lo scorso 18 giugno alle elezioni legislative, intende rientrare nella maggioranza parlamentare del nuovo presidente Emmanuel Macron. Lui e il Ps erano già ai ferri corti: il 5 dicembre scorso si era dimesso da primo ministro per correre nelle primarie socialiste per l'Eliseo, ma era stato sconfitto, e gli elettori socialisti avevano scelto come candidato Benoît Hamon, della frangia più a sinistra del partito.
Nonostante inizialmente Valls avesse garantito che avrebbe appoggiato il vincitore delle primarie, a un certo punto annunciò il suo appoggio a Macron, attirandosi appunto le critiche del partito, che avviò contro di lui una procedura di espulsione. Peggiorò poi le cose quando, dopo le presidenziali, disse che "il partito socialista è morto" e annunciò che intendeva presentarsi alle legislative di giugno nelle liste di Macron; salvo poi essere smentito dallo stesso La Republique En Marche, che però rinunciò a presentare un suo candidato nella circoscrizione di Valls, quella di Evry, per la quale l'ex premier era deputato dal 2002. "Voterò la fiducia al governo il 4 luglio prossimo", ha detto nell'intervista il deputato rieletto. Alle ultime legislative Valls si presentava senza etichetta politica.
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