In cella dal 2009 per incitamento alla sovversione del potere statale

Il dissidente cinese e premio Nobel per la pace Liu Xiaobo è stato scarcerato per motivi medici, dopo che gli è stato diagnosticato un cancro al fegato in fase terminale. Lo ha confermato a Efe l'attivista e amico della famiglia, Hu Jia, spiegando che si trova in un ospedale di Shenyang, nella provincia settentrionale di Liaoning.

Sul South China Morning Post si legge che il legale dell'attivista, Mo Shaoping, ha confermato che gli è stato diagnosticata la malattia in fase terminale il 23 maggio. In seguito alla diagnosi, Liu aveva richiesto di essere curato fuori dal carcere, ed è poi stato rilasciato in libertà condizionale. "Le autorità cinesi dovrebbero immediatamente garantire che Lui Xiaobo riceva cure mediche adeguate, e che lui e tutti gli altri che sono detenuti perché hanno esercitato i loro diritti umani siano rilasciato in modo immediato e senza condizioni", ha dichiarato Amnesty International. Lo scrittore, professore e attivista di 61 anni era stato arrestato nel 2009 per incitamento alla sovversione del potere statale ed era stato condannato a 11 anni di carcere. Nel 2010 è stato insignito del premio Nobel "per la sua lunga e non violenta battaglia per i diritti fondamentali in Cina".

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