(LaPresse) Sono oltre 1600 i manifestanti antigovernativi fermati tra Mosca e San Pietroburgo. Nella capitale arrestato anche il leader dell'opposizione Alexei Navalny proprio mezz'ora prima dell'inizio della protesta anti-corruzione organizzata dallo stesso Navalny. Il noto blogger anti Putin, già fermato lo scorso 26 marzo in occasione di un'altra protesta, è accusato di "ripetuta violazione delle norme sull'organizzazione delle manifestazioni" e di "resistenza a un ordine di un funzionario di polizia" e rischia "30 giorni di arresto amministrativo". Intanto arriva la dura presa di posizione degli Stati Uniti sulla vicenda. "Condanniamo con forza l'arresto di centinaia di dimostranti pacifici in Russia, è un affronto ai valori democratici di base" dice il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer.

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