L'ex cestista è arrivato questa mattina con l'obiettivo di 'aprire la porta' per un dialogo con il Paese

L'ex giocatore dell'Nba Dennis Rodman è arrivato questa mattina in Corea del Nord con l'obiettivo di 'aprire la porta' per un dialogo con il Paese. L'ex campione di basket, che già una volta cantò 'Tanti auguri a te' al leader Kim Jong-un, è atterrato a Pyongyang da un volo proveniente da Pechino. "Il mio scopo è capire se posso continuare a portare il mio sport in Corea del Nord, in modo che diventi la cosa principale", ha dichiarato al suo arrivo ai giornalisti che lo attendevano. Occhiali da sole, camicia scura e un berretto da baseball, Rodman ha precisato di essere arrivato a Pyongyang come privato cittadino. Il sottosegretario di Stato americano, Thomas Shannon, ha ammesso di essere a conoscenza del viaggio di Rodman: "Siamo consapevoli della sua visita, gli auguriamo ogni bene, ma abbiamo pubblicato degli avvisi di viaggio per i cittadini americani in cui suggeriamo di non recarsi in Corea del Nord per la sicurezza", ha spiegato.

A oggi vi erano quattro americani in carcere a Pygonyang: Otto Warmbier, studente 22enne dell'università della Virginia, condannato a 15 anni di carcere per aver tentato, secondo i nordcoreani, di rubare un poster con l'effige di Jong-un. Sempre dalla Virginia arriva Kim Dong-chul, arrestato con l'accusa di spionaggio. Accusa che grava anche sui professori Kim Sang-Duk e Kim Hak-song. Alcuni media americani hanno ipotizzato che in realtà Rodman possa essere partito 'in missione' per conto del presidente Donald Trump nel tentativo di riportare a casa i quattro ostaggi americani che il regime detiene come possibili pedine di scambio. E in effetti, nel pomeriggio, su annuncio del segretario di Stato americano, Rex Tillerson, lo stesso Warmbier è stato rilasciato.

Ai reporter che gli chiedevano i motivi della missione, l'ex campione dei Chicago Bulls, che indossava la maglietta con la scritta 'PotCoin' una moneta digitale destinata all'acquisto della marijuana legalizzata che ha sponsorizzato il suo viaggio in Corea del Nord, ha per la verità detto che la trattativa "non è nei miei piani, adesso", anche se ha ribadito di essere partito con l'obiettivo "di tenere una porta aperta" e spera "che qualcosa accada".

Le tensioni sono aumentate sulla penisola coreana dopo i test nucleari e missilistici di Pyongyang e la sua intenzione di sviluppare un missile nucleare capace di colpire gli Stati Uniti. Non si sa se il presidente Trump sia direttamente a conoscenza del viaggio di Rodman: certo è che i due si conoscono da quando l'ex cestista ha partecipato allo show tv dell'attuale presidente, 'The Apprentice'. Rodman inoltre ha più volte espresso il proprio sostegno al leader repubblicano durante la campagna presidenziale e lo scorso marzo si era offerto di fare da mediatore con la Corea del Nord, se il nuovo presidente lo avesse voluto.

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