Tokyo protesta, Seul convoca consiglio di sicurezza. Trump monitora situazione
La Corea del Nord ha lanciato un nuovo missile balistico a corto raggio di tipo Scud che avrebbe volato per circa 450 chilometri per poi cadere nel Mar del Giappone. Pyongyang sta conducendo i test a un ritmo senza precedenti nel tentativo di sviluppare un missile balistico intercontinentale (Icbm) in grado di colpire gli Stati Uniti. E' il terzo lancio da quando il nuovo presidente della Corea del, Sud, Moon Jae-in, è entrato in carica il 10 maggio. Il democratico Moon, favorevole al dialogo, sostiene che le sanzioni non sono riuscite a risolvere la minaccia nucleare di Pyongyang.
La Casa Bianca ha detto che il presidente Donald Trump è stato informato del lancio e sta monitorando la situazione. Il Giappone ha protesatato contro il lancio missilistico che sarebbe finito nel proprio mare. Il premier Shinzo Abe ha annunciato un'azione comune con altre nazioni per scoraggiare le ripetute provocazioni del regime di Kim Jong-Un: "Come abbiamo concordato nel recente G7, la questione della Corea del Nord è una priorità fondamentale per la comunità internazionale". Il presidente sudcoreano, Moon Jae-In, ha convocato una riunione d'urgenza del consiglio nazionale per la sicurezza.
LA REPLICA CINESE. La Cina esorta la Corea del Nord a creare le condizioni per un ritorno ai colloqui dopo l'ultimo lancio da parte di Pyongyang. "Al momento la situazione sulla penisola coreana è complessa e sensibile, e speriamo che tutte le parte mantengano la calma e la moderazione", ha spiegato il ministero degli Esteri cinese in una nota.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata