Accuse di pagamenti illegali al suo staff al Parlamento europeo

 La leader del Front national francese, Marine Le Pen, si è rifiutata di sottoporsi all'interrogatorio della polizia per il quale era stata convocata mercoledì per rispondere delle accuse di pagamenti illegali al suo staff al Parlamento europeo. Lo annuncia a Reuters il suo avvocato, Rodolphe Bosselut, aggiungendo che Le Pen risponderà a convocazioni del genere solo dopo le elezioni presidenziali di primavera, in cui è in corsa. Bosselut riferisce che Le Pen aveva saputo della convocazione da parte della polizia a Nanterre, a ovest di Parigi, il 21 febbraio, di ritorno dal suo viaggio in Libano. "Crede che ci sia il rischio che la giustizia venga usata come strumento in campagna elettorale", ha detto il legale di Le Pen.

 Le Pen, 48 anni, ha negato ogni responsabilità e sostiene di essere vittime di "sporchi trucchi politici". Il suo capo dello staff è stato formalmente indagato il 22 febbraio dopo un giorno di interrogatorio sul presunto uso improprio di fondi Ue per il pagamento di assistenti parlamentari. Anche la sua guardia del corpo è stata interrogata, ma è stata poi rilasciata senza essere messa sotto indagine.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
 

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