L'agente nervino, già usato dal regime di Pyongyang, paralizza parte del sistema nervoso e causa difficoltà respiratorie
Le autorità sudcoreane sospettano che Kim Jong Nam, il fratellastro del leader nordcoreano Kim Jong Un, sia stato avvelenato con gas nervino, quando nei giorni scorsi è stato male all'aeroporto di Kuala Lumpur ed è poi morto durante il trasporto in ospedale. L'autopsia è stata completata, riferiscono i media locali, ma l'esito non è ancora stato comunicato. Le autorità di Seul ritengono che, sulla base dello stato del cadavere del nordcoreano, è possibile che per ucciderlo sia stato utilizzato il gas tossico VX, capace di causare la morte anche solo tramite un contatto con la pelle, senza che debba essere inalato o ingerito. L'agente nervino, già usato dal regime di Pyongyang, paralizza parte del sistema nervoso e causa difficoltà respiratorie, fino a portare alla morte.
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