Lo ha fatto sapere l'Osservatorio siriano per diritti umani

 Lo Stato islamico nelle ultime 48 ore ha ritirato circa 150 combattenti da Raqqa, principale bastione del gruppo terrorista in Siria, per destinarli ad altri fronti. Lo ha fatto sapere l'Osservatorio siriano per diritti umani. I combattenti sono usciti dalla città a bordo di una ventina di veicoli carichi di armi e artiglieria, diretti nella regione di al-Furat, nell'est della Siria, e nella zona irachena di al-Qaahim, secondo l'Osservatorio. Intanto, un leader dell'Isis è morto nei bombardamenti della coalizione internazionale contro il villaggio di Kasrat Sheij al-Juma, a sud di Raqqa, ha riferito il gruppo di attivisti in un altro comunicato.

Mentre a est di Raqqa si sono verificati pesanti scontri tra l'Esercito siriano libero (Esl) e Stato islamico nella localitù di al-Suidiyeh Sghireh. Il progresso dell'Esl negli ultimi giorni ha fatto sì che l'Isis trasferisse più di 150 prigionieri, in maggioranza curdi, dal carcere di al-Tabqa ad altri luoghi, secondo l'Osservatorio. Al-Tabqa, a circa 55 chilometri a ovest di Raqqa, ospita il maggior centro di detenzione del gruppo jihadista in Siria.
 

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