L'Europarlamento ha congelato i colloqui di adesione
Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, minaccia che il suo Paese aprirà le frontiere per lasciare passare i migranti verso l'Europa se l'Unione europea lo spingerà a farlo. Le dichiarazioni giungono all'indomani del voto del Parlamento europeo, che ha dato l'ok al congelamento temporaneo dei colloqui di adesione della Turchia all'Ue. "Se andrete oltre, apriremo la frontiera", ha detto Erdogan riferendosi proprio al voto di ieri dell'Europarlamento.
GERMANIA: MANTENERE APERTO IL DIALOGO. "Le minacce non aiutano la comprensione. Ma la risposta a questo deve essere il dialogo per duperare le differenze esistenti" ha detto la vice portavoce del governo della Germania, Ulrike Demmer, parlando dei rapporti tra Unione europea e Turchia, dopo che il presidente turco ha minacciato di aprire le frontiere ai migranti se l'Ue dovesse spingerlo a farlo. Demmer ha poi sottolineato che l'accordo in tema di rifugiati era stato scritto "di comune accordo" tra le parti ed è "interesse" di entrambe rispettarlo. La portavoce ha ricordato le parole di Angela Merkel dello scorso martedì davanti al Bundestag, quando sostenne che bisogna mantenere aperti i canali di dialogo con Ankara, il che non esclude la necessità di parlare con chiarezza degli "sviluppi allarmanti" che sono verificati negli ultimi mesi nel Paese. Spetta ora alla Turchia decidere se "rimanere sulla via dell'avvicinamento all'Europa" e o se al contrario scegliere di "andarsene definitivamente" da questo cammino, ha aggiunto da parte sua la portavoce del ministero degli Esteri di Berlino, Sawsan Chebli.
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