Decine di migliaia di donne sono scese in piazza per dire no alla proposta del governo
Il Parlamento polacco ha respinto il disegno di legge che introduceva il divieto totale di aborto in una votazione organizzata in fretta dopo le proteste dei giorni scorsi. Questo atto segna la prima battuta d'arresto del governo conservatore al potere dopo che lunedì decine di migliaia di donne vestite di nero hanno protestato in tutto il Paese contro i piani del partito di governo 'Legge e giustizia', al potere dall'ottobre del 2015, per restringere ulteriormente le leggi già limitanti sull'aborto. Le donne, ma anche tanti uomini, hanno sfilato vestitit a lutto in quello che è stato definito 'Lunedì nero', con uno sciopero generale delle lavoratrici. Tra i contrari alla legge femministe pro-aborto, ma anche cattoliche praticanti che, pur non entusiaste della pratica, ritengono che le donne debbano avere piena libertà di decidere in casi delicati come lo stupro o la malformazione del feto. A far da detonatore della protesta, lo scorso 23 settembre, l'approvazione a maggioranza assoluta da parte del Parlamento polacco dell'iniziativa popolare che propone il divieto assoluto dell'aborto, pena la detenzione per le donne che lo praticano e sanzioni più elevate per i medici abortisti.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata