Si tratta di Bruno Cacace e Danilo Calonego. Insieme a loro sequestrato anche un canadese. Procura di Roma apre un fascicolo
La Farnesina ha confermato il rapimento di due italiani in Libia. Il ministero è informato di questa vicenda e fin da questa mattina – quando ne ha avuto notizia – sta seguendo gli sviluppi insieme alle altre articolazioni dello Stato. La Farnesina sta lavorando con il massimo riserbo tenuto conto della delicatezza della situazione.
Secondo quanto si apprende, i rapiti sono tre lavoratori, due italiani e un italo-canadese, che lavorano per conto di una società italiana di manutenzione dell'aeroporto di Ghat, la Conicos di Mondovì. I due italiani sono Bruno Cacace, residente a Borgo San Dalmazzo (Cuneo) e Danilo Calonego di Sedico, in provincia di Belluno. A confermarlo a LaPresse sono i carabinieri di Cuneo che, allertati dal ministero degli Esteri, sono in contatto con i familiari.
Secondo quanto riporta il sito Libya Herald, al momento non è ancora chiara l'identità del gruppo che ha eseguito il sequestro nè la località in cui sarebbero stati portati i tre operai. Finora non è arrivata alcuna rivendicazione.
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo sul rapimento dei due italiani. L'ipotesi di reato è sequestro di persona a scopo di terrorismo. Il sindaco di Mondovì Stefano Viglione ha dichiarato: "Abbiamo cercato di metterci in contatto con la proprietà ma non abbiamo avuto notizie. Abbiamo contattato la Farnesina e ci hanno detto che la situazione è delicata. Siamo in attesa di notizie".
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