Dopo la rivendicazione da parte dello Stato Islamico, la Francia lancia l'appello per aumentare forze di sicurezza
Dopo la rivendicazione da parte dello Stato Islamico, la Francia prova a rialzare la testa a poche ore di distanza dall'attentato di Nizza, nel quale sono morte 84 persone, fra cui 10 bambini. E la Francia reagisce attraverso le parole dei suoi leader politici, primo fra tutti il suo ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve.
CAZENEUVE: RAFFORZEREMO FORZE DI SICUREZZA – Cazeneuve ha annunciato in conferenza stampa che verrà rafforzata la presenza delle forze di sicurezza in tutto il Paese e ha chiesto a tutti i patrioti di unirsi alla riserva operativa di gendarmeria e polizia. "È nostra intenzione potenziare la presenza delle forze di sicurezza in tutto il paese, in conformità con le istruzioni del presidente Hollande", ha detto il ministro al termine di una riunione del Consiglio di Sicurezza e Difesa.
Cazeneuve ha spiegato che attualmente ci sono 100.000 persone mobilitate per la sicurezza, di cui 53.000 sono forze di polizia, 36.000 gendarmi e 10.000 militari. Il ministro ha poi ricordato che il livello di minaccia rimane "estremamente alto" e ha detto che i militari dispiegati nel quadro dell'operazione "Sentinelle" è principalmente utilizzato per monitorare i confini e salvaguardare gli eventi culturali in programma questa estate. Ha specificato infine che quest'anno in Francia sono state arrestate 160 persone che stavano progettando attacchi terroristici, anche durante Euro 2016.
LE PAROLE DELL'EX PSICHIATRA DEL KILLER – L'attentatore di Nizza "soffriva di una alterazione della realtà". A confermarlo, secondo quanto riporta il giornale francese Le Figaro che cita a sua volta L'Express, è il dottor Chemceddine Hamouda, che nel 2004 incontrò Mohamed Lahouiaej Bouhlel – l'attentato di Nizza – in qualità di paziente, quando l'uomo aveva 19 anni. Lo psichiatra tuttavia ritiene che il gesto compiuto dall'uomo faccia parte necessariamente di un processo di "radicalizzazione parallela". Il padre portò il giovane dallo psichiatra perché il figlio, fino a quel momento brillante, era diventato improvvisamente "violento nei suoi confronti e con grossi problemi a scuola". Lo psichiatra gli diagnosticò "una alterazione della realtà e disturbi comportamentali". Gli prescrisse infine un trattamento, ma non lo vide mai più, riferisce il medico. "Non c'era nulla nel suo comportamento che presagisse una tale strage", spiega il dottor Hamouda. "Tali disturbi non trattati per anni possono portare alla schizofrenia. Ma respingo categoricamente l'idea che l'uomo possa essere non conscio del suo atto. Tale violenza richiede necessariamente l'indottrinamento, la radicalizzazione in parallelo ai suoi problemi psicologici", conclude.
LA RIVENDICAZIONE DELL'ISIS – L'autore dell'attacco condotto a Nizza sarebbe un soldato dello Stato islamico, secondo quanto riferito dall'agenzia Amaq vicina al gruppo jihadista. Avrebbe eseguito l'operazione in risposta agli appelli lanciati per colpire i cittadini di Stati che fanno parte della coalizione che combatte lo Stato islamico", si legge nella rivendicazione riferita dall'agenzia Amaq. Fonti di polizia francesi riferiscono però che non ci sono ancora elementi che accertano i legami tra l'attentatore che ha ucciso 84 persone a Nizza e l'Isis.
I RICOVERATI IN OSPEDALE – Sono 121 le persone ricoverate ancora in ospedale dopo la strage, fra le quali 30 bambini. In seguito all'attacco 303 persone hanno ricevuto assistenza nelle strutture sanitarie di Nizza e delle città circostanti. Delle persone ricoverate, 26 si trovano ancora in terapia intensiva, di cui 5 bambini.
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