Il magnate ha accusato un giudice di contrastarlo perchè messicano
La condotta di Donald Trump nei confronti del giudice Gonzalo Curiel, accusato dal magnate newyorkese per le sue origini messicane, è "censurabile" oltre che "razzista" ed è "pericolosa e senza precedenti" per un candidato alla presidenza Usa. Lo ha detto il vicepresidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in un discorso tenuto a Washington. Biden ha sottolineato che ciò che preoccupa di più in questo caso non è solo il razzismo, ma il "potenziale impatto" che può avere sull'indipendenza del potere giudiziario. Viste le accuse di Trump al giudice Curiel non si può contare sul fatto che, se arriverà alla presidenza, il magnate "rispetterà l'indipendenza della magistratura", ha avvertito Biden.
Curiel, nato in Indiana da genitori messicani, è il giudice che si sta occupando della presunta truffa della Trump University. Venerdì scorso ha ordinato la pubblicazione di oltre mille pagine di documenti giudiziari sulla Trump University in considerazione dell'interesse pubblico che può avere il caso, avviato nel 2010 presso la Corte del distretto sud della California, con sede a San Diego. In risposta Trump ha accusato Curiel di avere preso questa decisione a causa delle sue origini messicane, parlando di un conflitto di interessi per il giudice vista la proposta dello stesso candidato repubblicano di costruire un muro alla frontiera fra Stati Uniti e Messico per combattere contro l'immigrazione illegale. Le accuse di Trump hanno sollevato un'ondata unanime di critiche fra i leader del Partito repubblicano, tra cui anche il presidente della Camera Paul Ryan.
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