Bufera sulla sentenza lieve contro uno studente della Standfrod University, per il padre comunque troppo dura
Negli Stati Uniti è polemica contro la sentenza di un giudice della contea di Santa Clara, in California, che ha condannato a soli sei mesi di carcere uno studente della Standford University che aveva violentato una ragazza incosciente. Secondo quanto riporta il Washington Post, a scatenare le critiche non sarebbe stata solo la pena decisamente lieve per il crimine commesso, ma anche la reazione del padre del ragazzo per cui, al contrario, la condanna è troppo dura. L'episodio risale al gennaio 2015: due studenti universitari hanno raccontato di aver visto Brock Allen Turner stuprare una ragazza che aveva perso conoscenza dietro un cassonetto dei rifiuti nel campus della Standford University. I due hanno inseguito Turner chiamando i soccorsi per la ragazza 23enne. In tribunale, il giovane di 20 anni ha più volte ripetuto che il rapporto era consensuale.
La sentenza ha scatenato rabbia nell'opinione pubblica, secondo cui il giudice avrebbe graziato il giovane perchè "bianco e benestante". Michele Landis Dauber, professore di legge alla Stanford Law School, ha dato il via a una campagna per chiedere il richiamo formale per Persky.
A scaldare gli animi anche una lettera scritta dal padre del giovane, Dan Turner, in cui si definisce la pena "troppo dura per un atto di soli venti minuti". "La vita di Brock è cambiata profondamente – ha affermato il padre nella lettera pubblicata dai media locali -. Questa sentenza ha distrutto lui e la nostra famiglia, la sua vita non sarà mai più quella che aveva sempre sognato e per cui stava lavorando così duramente. Questo è il prezzo da pagare per un gesto di 20 minuti su 20 anni di vita".
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata