Errore tecnologico degli Interni del Cairo che hanno inviato via mail 'piano segreto' destinato a gestire la crisi legata all'arresto di alcuni reporter

 Il ministero dell'Interno dell'Egitto ha inviato per errore via email ai suoi contatti media il 'piano segreto' destinato a gestire la crisi legata all'arresto di alcuni reporter nella sede del sindacato dei giornalisti. Nell'email, si legge sul giornale egiziano Egypt Indipendent, viene dettagliato il piano con cui incriminare il capo del sindacato per "aver dato rifugio a due criminali condannati che era necessario consegnare alla giustizia". Il testo sottolinea anche l'urgenza di occuparsi di tre membri del consiglio del sindacato, che viene affermato possano essere "contro il ministero". Quest'ultimo dopo aver inviato la prima mail per errore ha mandato una seconda comunicazione, in cui ha affermato di aver avuto "difficoltà tecniche in corso di riparazione". Fonti interne al dicastero hanno dichiarato al giornale Al-Masry Al-Youm che il messaggio era stato inviato dal dipartimento media al ministro dell'Interno Magdy Abd Al-Ghaffar e che sono state avviate indagini.
 

"Ora che la situazione è stata fatta esplodere dal lato del sindacato – si legge nella email citata da Egypt Indipendent – a proposito delle voci secondo cui le forze di sicurezza avrebbero condotto un raid nella sede per arrestare i giornalisti Amr Badr e Mahmoud Al Sakka, ci sono pochi punti che devono essere sottolineati: questa escalation è una azione deliberata condotta dal capo del sindacato, Yehya Al Qalash, e da vari membri del consiglio sindacale che si oppone al ministero, specificamente Khaled Al Balshy, Gamal Abd Al Reheem, Mohamed Abd Al Kodous, Hanan Fikry e altri. La loro agenda è raggiungere vittorie elettorali. Sembra che non arretreranno dalla loro posizione sino a quando non avranno raggiunto i loro obiettivi".

 Il testo della comunicazione prosegue: "Dobbiamo anticipare che una feroce campagna mediatica contro il ministero dell'Interno è imminente e che le testate agiranno in solidarietà con il sindacato", facendo rivendicazioni legate a libertà di stampa ed espressione. E ancora: "Dobbiamo usare la nota stampa della procura generale sull'incidente" del blitz nel sindacato "per rafforzare la posizione del ministero e confermare che cercare i due criminali e arrestarli è stato fatto sulla base dell'autorità della procura generale". Quindi, il ministero sottolinea la necessità di "ottenere il favore dell'opinione pubblica per contrastare quella del sindacato", "coordinandosi" con alcuni media per diffondere notizie e interviste e "ricorrendo a esperti di sicurezza, come generali in pensione".
 

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