Erdogan: Arrestato ed espulso a giugno Ibrahim. Farnesina: Probabile vittima italiana. Dispersa funzionaria Patricia Rizzo

Najim Laachraoui, uno degli attentatori responsabili del doppio attacco di ieri che ha scosso il Belgio e il mondo intero provocando 31 morti, e che risulta ancora ricercato, è stato identificato tramite il suo dna come il secondo kamikaze che si è fatto esplodere all'aeroporto di Zaventem. A riportarlo l'emittente francese Rtbf. Laachraoui, ritenuto l'artificiere degli attentati del 13 novembre a Parigi, non sarebbe quindi il terrorista ancora in fuga, che appare nelle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza dell'aeroporto con indosso un cappello nero e una giacca bianca. 

Due dei tre kamikaze che si sono fatti esplodere ieri a Bruxelles sono stati identificati: si tratta dei fratelli Khalid e Ibrahim El Bakraoui. Khalid è l'attentatore suicida della stazione di Maelbeek, mentre il fratello Ibrahim (al centro nell'immagine ricavata dalle telecameere) è uno dei due kamikaze che si è fatto esplodere all'aeroporto di Zaventem (LEGGI LA SCHEDA, chi sono i kamikaze).

Intanto Erdogan ha fatto sapere che le autorità turche avevano arrestato ed estradato in Belgio lo scorso giugno uno dei jihadisti belgi coinvolti negli attacchi: secondo quanto annunciato dal presidente turco, si tratta proprio di Ibrahim Bakraoui. Secondo Tf1, inoltre, i fratelli kamikaze Khalid e Ibrahim Bakraoui volevano vendicare l'arresto di Salah Abdeslam, avvenuto il 18 marzo scorso. Ad affermarlo gli stessi uomini in un testamento audio trovato all'interno di un pc. 

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Ieri mattina le due esplosioni all'aeroporto Zaventem e una terza alla fermata della metropolitana di Maelbeek a Bruxelles. Oltre a 31 morti – il bilancio però non è ancora definitivo – si contano circa 260 feriti. Tra le vittime potrebbe esserci una donna italiana. Patricia Rizzo, funzionaria della Commissione Ue, risulta dispersa da ieri mattina. Domani i ministri dell'Interno europei si riuniranno in un Consiglio straordinario per coordinare la risposta europea agli attacchi.

 

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