Il vicepresidente Diego Dzodan arrestato in Brasile: un'ordinanza del tribunale lo obbligava a rompere il blocco di alcuni messaggi sotto indagine

 Il vicepresidente di Facebook in Sudamerica, l'argentino Diego Dzodan, è stato arrestato oggi a San Paolo con l'accusa di aver violato ripetutamente un'ordinanza del tribunale. Lo ha annunciato la polizia federale che ha arrestato Dzodan nella capitale brasiliana a seguito di un mandato d'arresto preventivo spiccato dallo stato di Sergipe, nel nord del Paese. Il giudice, Marcel Maia Montalvão, nella sua sentenza ha considerato che l'uomo non ha rispettato l'ordinanza del tribunale che obbligava la società a rompere il blocco di alcuni messaggi sotto indagine, scambiati attraverso WhatsApp, compagnia posseduta da Facebook.

Non è la prima volta che Palo Alto entra in conflitto con le autorità brasiliane. Il 1° dicembre scorso un giudice aveva bloccato temporaneamente il servizio di messaggistica Whatsapp, posseduto da Facebook, per non aver rispettato per due volte la richiesta di accesso ai dati di alcuni utenti che, secondo quanto aveva riportato la stampa, erano coinvolti in un cartello criminale.
 

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