Nel corso del fragile cessate il fuoco, oggi al terzo giorno, le Nazioni Unite si preparano a inviare camion carichi di aiuti umanitari nel Paese
"Migliaia di persone potrebbero essere morte di fame" durante gli assedi in Siria, che hanno messo a rischio la vita di più di mezzo milione di persone. Lo ha dichiarato l'alto commissario delle Nazioni unite per i Diritti umani, Zeid Raad Al Hussein, citato da al-Jazeera. Nel corso del fragile cessate il fuoco, oggi al terzo giorno, l'Onu si prepara a inviare camion carichi di aiuti umanitari nel Paese. "Affamare deliberatamente le persone è inequivocabilmente vietato come un'arma di guerra. Per estensione, lo sono anche gli assedi", ha dichiarato. I mezzi per Mouadamiya, ha detto un portavoce Onu alla testata, sono pronti a partire.
Altre consegne di aiuti sono in programma entro mercoledì per Zabadani, Kefraya, Fouaa e Madaya. Ieri Yacoub El Hillo, coordinatore umanitario Onu per la Siria, ha annunciato che gli aiuti umanitari sono pianificati per 1,7 milioni di persone nel primo trimestre dell'anno. Secondo le Nazioni unite, almeno 500mila persone vivono sotto assedio in Siria, mentre 4,6 milioni hanno difficoltà ad avere accesso agli aiuti.
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