Aveva proposto un articolo sul sindacalismo egiziano

L'agenzia di stampa Nena News aveva avuto un solo contatto con Giulio Regeni, tramite e-mail, quando il ricercatore aveva proposto di sua iniziativa un suo articolo sui sindacati egiziani, che era poi stato pubblicato il 14 gennaio con uno pseudonimo. A spiegarlo è la stessa Nena News (che sta per Near East News Agency, cioè Agenzia di stampa Vicino Oriente), che precisa di non conoscere le fonti di Regeni in Egitto, "né i contatti da lui stretti in questi mesi". "In merito alle notizie apparse su alcuni media italiani riguardanti un articolo scritto da Giulio Regeni per la nostra agenzia stampa, la redazione di Nena News precisa di aver avuto un solo contatto diretto con il giovane, tramite mail", fa sapere l'agenzia di stampa. "Giulio ha proposto un articolo sul sindacalismo egiziano, eventi che accadono spesso alla nostra redazione che riceve proposte volontarie di articoli da parte di professori e ricercatori che vivono e lavorano in Medio Oriente", spiega la testata, aggiungendo di avere "accettato la sua proposta e pubblicato il suo articolo il 14 gennaio 2016".

"Né prima né dopo abbiamo avuto altri contatti con Giulio", afferma Nena News. "Si trattava del primo articolo da lui proposto, non dietro nostra sollecitazione, ma spontaneamente e in modo volontario. Non conosciamo le fonti di Giulio in Egitto, né i contatti da lui stretti in questi mesi. L'articolo è stato poi da noi pubblicato, perché da sei anni interessati a coprire la questione del lavoro e dei movimenti sindacali in Medio Oriente e Nord Africa", prosegue l'agenzia. La redazione di Nena News inoltre "si unisce al dolore di familiari e amici, dei tanti che in questi giorni, in Egitto e in Italia, chiedono giustizia e verità per Giulio" e ricorda che è "impegnata a coprire in modo indipendente le questioni mediorientali e nordafricane". "Non siamo un sito di attivisti – conclude – ma un'agenzia stampa che pubblica tra le sue pagine approfondimenti, analisi e storie di giornalisti e ricercatori che in quest'area del mondo lavorano e vivono".

 

 

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