New Delhi (India), 4 gen. (LaPresse/Xinhua) – Almeno sei persone sono morte e più di 100 risultano ferite dopo che un terremoto ha colpito il nord-est dell’India ai confini con il Myanmar,il Bangladesh e il Bhutan. Un funzionario impegnato nei soccorsi ha sottolineato che il sisma “misurato 6.7 gradi sulla scala Richter, ha colpito il nord-est dello stato indiano del Manipur intorno alle 4:30 del mattino”, aggiungendo che “le scosse si sono sentite anche in alcuni stati confinanti”. Le sei persone sono morte in seguito ai crolli di diversi edifici. Il numero tuttavia può aumentare nel corso della giornata, dato che alcuni dei feriti sono in condizioni molto gravi. Dai paesi confinanti invece non sono ancora arrivati bilanci.
Secondo l’US Geological Survey, il terremoto è avvenuto a 57 km di profondità e ha colpito 29 km a ovest di Imphal, capitale del Manipur, con l’epicentro nel distretto di Tamenglong. I canali televisivi locali hanno mostrato filmati di gente terrorizzata mentre scappa dalle loro case e ha riferito che diversi edifici, tra cui alcuni ospedali, hanno subito danni a causa della scossa di terremoto. Il primo ministro indiano Narendra Modi ha scritto su Twitter, dicendo di aver «parlato con il ministro dell’Interno Rajnath Singh, che è in Assam, sul terremoto, chiedendogli di sorvegliare la situazione”. Diversi terremoti hanno in passato ha colpito la regione che è ad alto rischio sismico: le scosse sono causate dalla collisione delle placche nord indiane ed eurasiatica. Nel mese di aprile dello scorso anno circa 10.000 persone sono morte e milioni di case sono state distrutte in Nepal, dopo una serie di scosse che
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