Atene (Grecia), 2 gen. (LaPresse/EFE) – L’artista cinese Ai Weiwei ha installato un laboratorio sull’isola greca di Lesbo per attirare l’attenzione sul dramma dei rifugiati. L’obiettivo è quella di laboratorio permanente che riunisca quest’anno studenti proveniente da Cina e Germania per lo sviluppo ‘in loco’ di progetti legati alla crisi dei migranti. “Come artista, io devo essere in relazione con le lotte dell’umanità … Non ho mai separato queste situazioni di crisi dalla mia arte”, ha dichiarato Ai, durante una conferenza stampa a Lesbo. Lo stesso Weiwei è stato imprigionato in Cina per le sue opere e per dichiarazioni critiche nei confronti del governo di Pechino.

“Il problema delle persone che cercano rifugio in un altro paese è qualcosa che esisterà sempre, non è una novità, ma a questo punto ha assunto proporzioni storiche in Grecia”, ha spiegato l’artista, aggiungendo che “non possiamo più permettere il verificarsi di tali situazioni nel XXI secolo”. “La gente – ha precisato Ai – deve capire cosa sta realmente accadendo qui, deve aiutare la Grecia e, cosa più importante, deve salvare la Grecia”. Allo stesso tempo, però, “noi tutti dobbiamo aiutare i rifugiati a ottenere un nuovo futuro”.

Ai ha elogiato il lavoro “impressionante” svolto da numerose Organizzazioni non governative (Ong) straniere, in particolare provenienti dai Paesi Bassi, Norvegia e Spagna ma, ha dichiarato “vi è una mancanza di consapevolezza della situazione in Europa e nel resto del mondo e di volontà di agire”. “Il confine non è a Lesbo, ma nelle nostre menti e nei nostri cuori”, ha aggiunto.

Nelle ultime settimane a Lesbo sono arrivati alcuni attori americani come Mandy Patinkin e Susan Sarandon, sia per conoscere realmente la situazione sia per chiedere la solidarietà internazionale.

L’isola nel Mar Egeo è stata punto di ingresso principale per più di 800mila migranti, molti dei quali siriani, arrivati in Europa dalla Turchia nel 2015. Gli sbarchi sull’isola e nell’Egeo dalla costa turca sono lievemente diminuiti rispetto al mese scorso, soprattutto a causa del maltempo, ma continuano ad arrivare ogni giorno circa 3.500 persone. A Lesbo son ostati installati due campi di accoglienza che durante le vacanze natalizie hanno ospitato circa 6mila rifugiati in attesa di spostarsi ad Atene e poi nel nord Europa.

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