Il Cairo (Egitto), 28 dic. (LaPresse/EFE) – Almeno 300 persone, tra cui donne e bambini appartenenti alle famiglie dei combattenti e dei leader dello Stato islamico, sono fuggite in Siria da Menbech verso Raqqa. Lo ha fatto sapere l’Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo cui si tratta di famiglie di nazionalità arabe e straniere. Lo Stato islamico, secondo l’ong, ha offerto loro alloggio a Raqqa, principale roccaforte del gruppo. Gli attivisti spiegano che la fuga è avvenuta dopo che le Forze della Siria democratica (Fsd), coalizione armata di gruppi curdi, assiri e arabi appoggiata dagli Usa, hanno bloccato la strada tra Menbech e Raqqa e preso il controllo della diga di Tishrin sul fiume Eufrate, che passa attraverso la provincia di Aleppo.
Attualmente lo Stato islamico è circondato nelle località di Menbech, Yarablus, Al-Bab e Tadef, dopo che le forze del regime di Damasco hanno preso il controllo della strada che le unisce, mentre i ribelli del Fsd sono su un altro fronte e le fazioni islamiste su un altro ancora. A novembre centinaia di membri dello Stato islamico, soprattutto dirigenti con le loro famiglie, sono fuggiti da Raqqa a Mossul, dopo l’intensificarsi dei raid aerei francesi e russi su quest’ultima.
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