Roma, 25 dic. (LaPresse) – “Abbiamo deciso di non fare celebrazioni ‘sociali’ né decorazioni particolari. Celebriamo il Natale con silenzio e lacrime per dire ai musulmani: ‘Non è giusto, noi siamo cittadini come loro, non siamo cittadini di seconda classe'”. Lo dice, in un’intervista a Radio Vaticana, il patriarca caldeo di Baghdad Louis Sako.

“Abbiamo gli stessi diritti – aggiunge il patriarca iracheno – la libertà religiosa è per tutti. Nelle chiese, nelle parrocchie celebriamo le Messe per i bambini, per i giovani, per le famiglie. Il governo ha realizzato un albero molto grande, alto 25 metri, in un giardino qui vicino al Patriarcato. Ne ha fatto uno anche al Parlamento. Ma per noi questo non significa nulla: vogliamo atti di pari cittadinanza, gli stessi diritti degli altri. Questo ci dà fiducia per un futuro migliore. Se si continuano a fare persecuzioni non va bene”.

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