Città del Vaticano, 15, dic. (LaPresse/Reuters) – Il Vaticano deve avere un atteggiamento più aggressivo con i presunti autori di reati finanziari come il riciclaggio, aumentando il numero di azioni penali e di rinvii a giudizio. È una delle indicazioni contenute nel rapporto di Moneyval, il comitato degli esperti del Consiglio d’Europa contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo diffuso oggi a Strasburgo. Nella nuova valutazione sul Vaticano, l’authority sottolinea che la Santa Sede ha compiuto grandi progressi nel risanare l’Istituto per le opere di religione (Ior) e altri dipartimenti finanziari. Ma, secondo Moneyval, esiste ancora un’eccessiva timidezza sul fronte giudiziario.
Nella terza valutazione specifica sulla Santa Sede dal 2012, elaborata con la collaborazione del Vaticano, indica che molti problemi sono stati risolti, ma che mancano ancora “rinvii a giudizio per riciclaggio di denaro o per reati gravi correlati nei tre anni (a partire dal 2012). Questa situazione va migliorata”.
Il rapporto segnala che mentre sono state avviate 29 inchieste per riciclaggio di denaro e che sono stati congelati oltre 11 milioni di euro depositati su conti vaticani, “non ci sono risultati reali che emergano da una seria azione penale in alcuna delle inchieste esistenti”. Il rapporto Moneyval è in generale positivo sulla vigilanza dell’auhority di intelligence finanziaria vaticana, l’Aif, nonchè sulle riforme più importanti che hanno riguardato lo Ior (per decenni al centro dei sospetti per una serie di scandali), con la chiusura di migliaia di conti. Papa Francesco ha fatto della pulizia dell’immagine finanziaria del Vaticano una priorità e ha aumentato significativamente i poteri e l’indipendenza dell’Aif, attualmente guidata dallo svizzero Rene Bruelhart.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
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