Baghdad (Iraq), 5 dic. (LaPresse/Reuters) – Il ministero degli Esteri iracheno ha convocato l’ambasciatore turco a Baghdad per protestare contro il dispiegamento di forze turche vicino alla città settentrionale irachena di Mosul e per chiedere il loro immediato ritiro. Lo riferisce il ministero in una nota.
Nel pomeriggio il premier turco, Ahmet Davutoglu, aveva spiegato che la presenza di centinaia di truppe turche alla periferia della città irachena di Mosul aveva l’obiettivo di formare volontari locali nella lotta contro lo Stato islamico, che controlla la città. “Si tratta di un addestramento di routine”, aveva dichiarato in risposta alle richieste del governo iracheno di ritirare immediatamente le truppe. “Il fraintendimento è una provocazione internazionale. Nel campo di Bashika (nei pressi di Mosul)Stiamo addestrando e continueremo ad addestrare i nostri fratelli iracheni che combattano contro Daesh (lo Stato islamico, ndr)”, ha commentato Davutoglu parlando di fronte a un sindacato. Davutoglu ha aggiunto che sono stati già addestrati oltre 2mila iracheni in un anno, su richiesta del governatore di Mosul, in coordinamento con il Ministero della Difesa iracheno.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
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