Mosca (Russia), 3 dic. (LaPresse/Xinhua) – La Turchia si pentirà molte volte di avere abbattuto il Su-24 russo vicino al confine turco-siriano lo scorso 24 novembre. Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, nel discorso sullo stato della nazione che sta tenendo al Cremlino. Putin è tornato ad accusare la leadership turca di appoggiare il terrorismo.
Il presidente russo ha sottolineato che la Turchia non se la caverà con le sanzioni: “Non abbiamo intenzione di lanciarci in un tintinnare militare di spade” con la Turchia “ma se qualcuno pensa che avere commesso questo terribile crimine di guerra, l’omicidio della nostra gente, se la caverà con qualche misura che riguarda i pomodori o qualche limite su costruzione e altri settori, si sbaglia di grosso”. Ieri, Mosca ha accusato Ankara di acquistare petrolio dall’Isis e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e la sua famiglia di trarre profitti da questo traffico. La Turchia nega queste accuse e rilancia di aver le prove che documentano commerci di petrolio tra russi e Stato islamico.
Tuttavia, nella giornata di oggi, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov incontrerà oggi il suo omologo turco Mevlut Cavusoglu a Belgrado, a margine del summit dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce).
La Russia ha comunque sospeso i lavori preparatori per il progetto del gasdotto Turkish Stream. Lo ha annunciato il ministro russo dell’Energia, Alexander Novak, aggiungendo che invece restano aperti i colloqui per la costruzione di un impianto nucleare in Turchia.
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