Tunisi (Tunisia), 25 nov. (LaPresse) – Strade deserte a Tunisi. Alle 21 è scattata la seconda sera di coprifuoco, annunciato ieri dal presidente, Beji Caid Essebsi, a poche ore dall’attentato contro un bus della Guardia presidenziale. Alle 20 moltissime attività commerciali, compresi bar e ristoranti, avevano già chiuso i battenti. Anche lungo la centrale avenue de Bourguiba, il viale principale del centro città, solitamente brulicante di persone e di clienti dei numerosi bar con i tavoli all’esterno, alle 20 c’era un solo bar aperto. Difficilissimo trovare dei taxi, mezzo solitamente molto utilizzato in città, per raggiungere casa in tempo per le 21.
Stamattina il premier Habib Essid, dopo la riunione dell’unità di crisi del governo, ha annunciato che il coprifuoco sarà applicato in modo rigoroso e prevede eccezioni solo per chi lavora di notte e per problemi di salute.
Il programma delle Journées cinématographiques de Carthage, il festival del cinema di Cartagine che si è aperto il 21 novembre e che continuerà come previsto fino al 28 nonostante l’attacco, è stato modificato in modo da permettere ai partecipanti di rispettare il coprifuoco, con le ultime proiezioni che cominciano alle 18. Oggi, all’indomani dell’attentato, lunghe file si sono viste fuori dai cinema che partecipano al festival, nonostante l’attentato di ieri sia avvenuto a pochi passi da avenue de Bourguiba, in prossimità di avenue Mohamed V, davanti alla ex sede del partito di Ben Ali, il Rassemblement constitutionnel démocratique (Rcd) dissolto dopo la rivoluzione del 2011.
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