Washington (Usa), 22 nov. (LaPresse/EFE) – Un bambino presente al concerto degli Eagles of Death Metal al Bataclan di Parigi il 13 novembre scorso, si è salvato la vita durante l’attacco nascondendosi sotto la giacca di pelle del cantante della band. Lo racconta il cantante stesso, Jesse Hughes, nella sua prima intervista a Vice dopo l’attacco. “Molte persone si nascondevano nel nostro spogliatoio e gli assassini sono entrati e hanno cominciato a uccidere ognuno di loro, uno a uno, tranne un bambino che si è nascosto sotto la mia giacca di pelle”, ha raccontato Hughes, parlando con voce tremante.

Hughes ha ricordato il panico nella sala concerti del Bataclan, il luogo dove venerdì scorso sono morte almeno 89 delle 130 persone uccise negli attentati nella capitale francese. “La gente si fingeva morta e aveva molta paura. Una delle ragioni per cui sono morte così tante persone è perchè molti si rifiutavano di lasciare i loro amici. Molti si sono piazzati davanti ad altri per salvarli”, ha spiegato Hughes.

Dopo questa dichiarazione si conclude l’estratto pubblicato sul sito di Vice: l’intervista completa con il gruppo sarà pubblicata la prossima settimana.

Tuti i membri degli Eagles of Death Metal sono sopravvissuti all’attacco, ma sono morti invece il loro manager del marketing, Nick Alexander, e tre dei compagni di etichetta, Thomas Ayad, Marie Mosser e Manu Perez.

Il gruppo rock, nato in California nel 1998, questa settimana ha annunciato la sospensione di tutte le attività “fino a nuovo avviso”.

In un comunicato pubblicato mercoledì sulla Facebook, il gruppo ha essere rientrato di nuovo negli Stati Uniti, ma di essere “ancora scioccato per quello che è successo in Francia”

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