Roma, 5 nov. (LaPresse/Reuters) – “È probabile che l’aereo russo che si è schiantato sabato nel Sinai sia stato abbattuto da una bomba. Non abbiamo la certezza, ma le informazioni in nostro possesso ci permettono di dire che è un’ipotesi sempre più probabile. Per questo era giusto agire e agire rapidamente”. Lo ha dichiarato il primo ministro britannico David Cameron durante una dichiarazione a Downing Street in cui ha spiegato la decisioni di sospendere tutti i voli dall’aeroporto egiziano di Sharm el-Sheik. “Abbiamo discusso tra noi, abbiamo discusso con gli Stati Uniti: il mio compito era quello di proteggere i cittadini britannici”, ha aggiunto.
ENAC: CONTROLLI AGGIUNTIVI. L’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) ha stabilito che le compagnie aeree italiane con voli programmati in partenza da Sharm el Sheikh, in Egitto, debbano eseguire per proprio conto controlli di sicurezza aggiuntivi rispetto a quelli di routine nello scalo. In una nota si legge che i controlli addizionali “saranno effettuati in via precauzionale e in attesa di indicazioni certe sulle cause che hanno determinato la sciagura del 31 ottobre avvenuta sulla penisola del Sinai”, quando un aereo russo è caduto causando la morte di tutte le persone a bordo.
LA SITUAZIONI DEI VOLI. Il ministro dell’Aviazione civile egiziano, Hossam Kamal, ha fatto sapere in un comunicato che all’aeroporto di Sharm el-Sheik continuano ad arrivare voli internazionali: 23 aerei sono atterrati oggi dalla Russia, otto dall’Ucraina, tre dall’Italia e due dall’Arabia Saudita, oltre a 22 arrivi su tratte nazionali.
EASYJET. Tuttavia su raccomandazione del governo britannico, Easyjet aveva deciso di cancellare tutti i voli da e per Sharm El Sheikh. ” Stiamo facendo tutto il possibile per mantenere i passeggeri coinvolti informati e abbiamo fornito stanze d’albergo per quelli che hanno subito ritardi ieri sera. Al momento stiamo lavorando con il governo britannico per capire come rimpatriare i passeggeri coinvolti. Questa mattina c’é stata un’altra riunione con il governo, ma molto probabilmente non sara’ possibile procedere con il rimpatrio prima di venerdí 6″ facevano sapere in un comunicato.
In serata la compagnia britannica ha annunciato che domani i suoi aerei condurranno nove voli da Sharm el Sheik verso il Regno Unito e uno verso Milano Malpensa. Lo ha fatto sapere un portavoce del vettore, spiegando che due di questi voli erano programmati, altri due sono stati ritardati e altri cinque sono “voli di salvataggio”. Il decimo volo arriverà nello scalo lombardo. Anche la britannica Monarch, che conta attualmente 3mila clienti nel resort, ha annunciato l’intenzione di volare domani con 3 collegamenti di salvataggio e due programmati verso il Regno Unito. Il vettore aveva cancellato tutti i collegamenti sino al 12 novembre.
I voli soppressi riguardano quelli previsti dagli aeroporti londinesi di Gatwick, Stansted e Luton, da Manchester e da Milano Malpensa. La compagnia, specifica la nota, manterrà i voli da e per Sharm El Sheikh sotto osservazione, in attesa di nuove informazioni da parte del governo inglese.
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