Washington (Usa), 22 ott. (LaPresse) – Gli ostaggi salvati nel raid americano di stanotte nel nord dell’Iraq erano tutti arabi, fra cui anche residenti della zona e combattenti del gruppo Stato islamico fatti prigionieri perché sospettati di essere spie. Lo ha detto a Reuters un funzionario americano, aggiungendo che circa 20 ostaggi erano membri delle forze di sicurezza irachene.

Inizialmente era stata diffusa la notizia che fossero curdi. E’ stato il consiglio per la sicurezza della regione del Kurdistan a smentire la notizia. Non c’era alcun curdo fra i 69 ostaggi liberati.

L’operazione delle forze speciali Usa si è svolta ad Hawija e vi hanno preso parte anche forze irachene. “E’ stata lanciata dopo la ricezione di informazioni in base alle quali i prigionieri stavano per essere uccisi”. Lo ha detto in un comunicato il portavoce del Pentagono Peter Cook, aggiungendo che nell’operazione sono stati uccisi alcuni militanti del gruppo Stato islamico e altri cinque sono stati catturati. Cook ha poi detto che nelle operazioni è morto un soldato americano.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse

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