Londra (Regno Unito), 14 ott. (LaPresse/PA) – Sono ulteriormente “peggorate” le condizioni di salute dell’infermiera scozzese Pauline Cafferkey, vittima di una ricaduta legata al virus Ebola, che aveva contratto l’anno scorso e da cui era guarita. L’infermiera, 39 anni, è ricoverata in isolamento da venerdì al Royal free hospital di Londra che, in un comunicato, ha dichiarato: “Ci rattrista annunciare che le condizioni di Pauline Cafferkey si sono deterioriate e che ora la donna è gravemente malata”. “È in cura per l’Ebola nell’unità di isolamento ad alto livello del Royal free hospital”, si legge ancora nella nota. Cafferkey si era sentita male la settimana scorsa a Glasgow, ed era stata ricoverata al Queen Elizabeth hospital prima di essere trasferita a Londra.
Finora sono state identificate 58 persone che hanno avuto contatti con l’infermiera e a 40 di loro sono stati offerti vaccini a titolo precauzionale. Di questi ultimi, 25 hanno accettato il vaccino mentre gli altri 15 lo hanno rifiutato o non hanno potuto riceverlo a causa di condizioni di salute precarie. Cafferkey contrasse l’Ebola lo scorso dicembre mentre lavorava in un centro medico di Save the children a Kerry Town, in Sierra Leone.
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