Beirut (Libano), 13 ott. (LaPresse/Reuters) – Amnesty International ha accusato la milizia curda siriana sostenuta dagli Stati Uniti di aver commesso crimini di guerra scacciando migliaia di civili non curdi e demolendo le loro abitazioni. L’organizzazione ha documentato casi del genere in più di una dozzina di villaggi nelle aree controllate dai curdi dove i residenti sono stati costretti a fuggire o hanno le loro case distrutte dalla YPG, le Forze di Difesa del Popolo, che hanno conquistato aree del nord della Siria da militanti dello Stato islamico quest’anno.

L ‘esponente di Amnesty Lama Fakih ha detto che l’amministrazione autonoma curda ha “trasgredito il diritto internazionale umanitario, in attacchi che costituiscono crimini di guerra”. Il portavoce delle Forze di Difesa del Popolo curde, Redur Xelil ha invece ribadito: “Molto semplicemente, si tratta di una falsa accusa“. Ma Amnesty, ha citato Ciwan Ibrahim, il capo della forza di sicurezza interna curdo, noto come Asayish, e le ammissioni di spostamenti cui era stato costretto, dicendo che erano “incidenti isolati” e che i civili erano stati trasferiti per la loro sicurezza.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse

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