Kunduz (Afghanistan), 3 ott. (LaPresse/EFE) – È salito a diciannove morti il bilancio delle vittime del bombardamento di questa mattina contro l’ospedale di Medici senza Frontiere a Kunduz, nel nord dell’Afghanistan. Lo ha confermato Msf spiegando che vi sono anche 37 feriti. Tutte le vittime e 19 dei feriti erano membri dell’ospedale. I feriti più gravi sono stati trasportati nell’ospedale di Puli Khumri a due ore di distanza da Kunduz. Secondo quanto riferito dall’organizzazione umanitaria molti pazienti e il personale di MSF sono “dispersi“. Il bilancio delle vittime potrebbe quindi salire ancora nelle prossime ore. MSF ha fortemente condannato l’attacco contro l’ospedale, che è stato “parzialmente distrutto” .

Msf ha denunciato che il raid aereo sull’ospedale di Kunduz è proseguito per almeno “altri 30 minuti” dopo che il comando americano era stato informato che i suoi jet stavano bombardando una loro struttura. Il portavoce per le truppe Usa in Afghanistan, il colonnello Brian Tribus ha riconosciuto che un bombardamento USA a Kunduz poteva “aver causato danni collaterali a una vicina struttura medica”, ma non ha fornito ulteriori dettagli aggiungendo solo che “l’incidente” è sotto inchiesta.

KABUL: NASCOSTI IN OSPEDALI DEI TERRORISTI. Al momento del bombardamento all’interno dell’ospedale di Medici senza Frontiere a Kunduz erano nascosti 10-15 talebani. Lo ha annunciato il portavoce del ministero degli Interni afghano, Seddiq Seddiqi, durante una conferenza stampa a Kabul. “Negli scontri con le truppe governative i terroristi hanno deciso di nascondersi nell’ospedale – ha dichiarato – Siamo rammaricati per la morte di tre medici di Msf, ma nel bombardamento sono morti anche tutti i terroristi.

“Siamo fermamente convinti che i terroristi siano entrati in ospedale per nascondersi dalle forze di sicurezza afghane”, ha ribadito il portavoce, spiegando che ora 80 membri dell’organizzazione umanitaria, tra cui 15 operatori internazionali, e 150 pazienti dell’ospedale sono stati trasferiti in un luogo sicuro. “Stiamo facendo tutto il possibile per valutare i danni e vedere se ci sono vittime anche tra i pazienti”, ha aggiunto.

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