Gerusalemme, 21 set. (LaPresse/Xinhua) – Ventuno palestinesi sono stati arrestati nella notte dalle forze di sicurezza di Israele in seguito ai disordini avvenuti nel corso della settimana passata a Gerusalemme Est a causa di una disputa sulla Spianata delle moschee. “Nel corso di un’operazione notturna a Gerusalemme Est, la polizia e la polizia di confine ha arrestato 21 palestinesi”, ha riferito un portavoce delle forze dell’ordine israeliane. Secondo l’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, 19 dei 21 arrestati erano minorenni. Il capo del distretto di polizia di Gerusalemme, il generale Avshalom Peled, ha detto a Israel Radio che la maggior parte delle violenze legate agli arresti si è verificata contro gli agenti di polizia e non contro i civili.

“La maggior parte dei lanci di pietre e bombe Molotov è avvenuta contro le forze di sicurezza”, ha detto Peled, aggiungendo che gli incidenti sono in fase di “contenimento e gestiti all’interno di Gerusalemme Est”. Ieri il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto al suo governo che le misure contro i palestinesi che lanciano pietre saranno ulteriormente irrigidite, includendo l’autorizzazione al fuoco da parte di cecchini e sentenze carcerarie obbligatorie minime.

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