Atene (Grecia), 19 set. (LaPresse/EFE) – Non si arresta l’emergenza migranti al confini di Croazia e Ungheria. Il governo di Budapest, ha richiamato i riservisti per “gestire la situazione dell’immigrazione di massa” e ha completato la costruzione di una nuova barriera ‘difensiva’ al confine croato, dopo quella con la Serbia.

Tanto che il governo di Zagabria, che in un primo momento si era detto disposto a far passare i profughi, di fronte al massiccio afflusso ha deciso di chiudere sette degli otto valichi di frontiera con la Serbia. I profughi entrati in Croazia sono stati dirottati ancora una volta verso Ungheria e Slovenia. Poco dopo la notizia della chiusura del muro, il premier croato, il socialdemocratico Zo Milanovic, ha dichiarato che per il momento il suo Paese continuerà a trasferire i rifugiati verso l’Ungheria.

Un problema che tocca tutti gli Stati. Il portavoce del governo di Budapest, Zoltan Kovacs, ha affermato che la Croazia sta portando “in modo continuato” migranti al confine ungherese. “La Croazia ha deluso non solo l’Ungheria ma anche l’Unione europea”, non difendendo adeguatamente i confini esterni del blocco, e “ha rinunciato a tutti gli impegni legali che lo vincolano” ha dichiarato il portavoce del governo di Budapest, Zoltan Kovacs, affermando che la Croazia sta portando “in modo continuato” migranti al confine ungherese.

Intanto,il dramma dei profughi si è spostato dalla Serbia alla Croazia, dove una bambina di cinque anni è morta nel naufragio di un’imbarcazione con migranti e rifugiati al largo della costa dell’isola greca di Lesbo, nel Mar Egeo orientale. Secondo l’agenzia di stampa greca Nama, la guardia costiera è riuscita a salvare 13 persone. Secondo le prime notizie, un soldato che era nel suo posto di osservazione sulla costa ha lanciato l’allarme quando ha notato che una barca era in difficoltà. La guardia costiera si è recata subito sul posto, dove ha recuperato il corpo senza vita della piccola e salvato 13 persone, una delle quali con sintomi di ipotermia, che è stata trasferita immediatamente in un ospedale dell’isola. A bordo della barca naufragata erano probabilmente 26 le persone, secondo le dichiarazioni dei immigrati.

Sono in corso indagini, nella zona dell’evento sono intervenuti un elicottero Super Puma e una barca di Frontex. Il naufragio è avvenuto sulla costa orientale di Lesbo, a circa cinque chilometri a nord della capitale, Mitilene. Per la sua vicinanza alla costa turca, Lesbo è una delle isole greche più colpite dall’ondata di rifugiati e ogni giorno più di un migliaio di persone approdano in una delle sue spiagge.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata