Röszke (Ungheria), 15 set. (LaPresse/EFE) – L’Ungheria ha costruito una recinzione di 175 chilometri alla frontiera meridionale con la Serbia per frenare gli ingressi di rifugiati e migranti e ha dispiegato nella regione di confine 900 poliziotti e 4.300 militari. Il Consiglio dei ministri valuterà oggi l’ipotesi di dichiarare lo stato d’emergenza per “l’immigrazione massiccia”, il che agevolerebbe l’adozione di misure straordinarie da parte dello Stato per contenere l’ondata migratoria. Finora quest’anno le autorità ungheresi hanno registrato oltre 180mila rifugiati, che sono entrati nel Paese illegalmente, tuttavia la maggior parte di loro ha proseguito il viaggio verso Germania, Olanda e Paesi scandinavi. Il trattamento ricevuto dai migranti è stato duramente criticato da organizzazioni come Human Rights Watch, secondo cui le condizioni nei centri di accoglienza sono “disumane”.
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