Gerusalemme, 14 set. (LaPresse/EFE) – La polizia israeliana è entrata per il secondo giorno consecutivo nella Spianata delle moschee a Gerusalemme, in cui si sono verificati disordini quando alcuni giovani musulmani hanno cercato di impedire l’ingresso ai visitatori. Secondo la polizia di Israele, i fatti hanno avuto inizio quando gli agenti si sono schierati agli ingressi della Spianata delle moschee, luogo sacro sia per gli ebrei sia per i musulmani, nell’ambito di un’operazione di sicurezza destinata a permettere le visite sul posto.

Il comunicato della polizia aggiunge che a quel punto i musulmani hanno iniziato a lanciare pietre ai poliziotti, che sono poi entrati nel sito e fermato cinque giovani che cercavano rifugio nella moschea di Al Aqsa. Secondo l’agenzia di stampa Maan, gli agenti antisommossa israeliani hanno lanciato granate stordenti e sparato proiettili di gomma, ferendo almeno un palestinese. Altre due persone sono state fermate per avere cercato di attaccare un agente, si legge ancora nel comunicato. Altri quattro sono stati arrestati per avere aggredito un giovane passante ebreo.

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